POSSO SOLO IMMAGINARE

Quello che il mondo sta vivendo e ha appena vissuto, rende difficile immaginare cosa ci possa portare il futuro. Guerra, pandemia, crisi energetica, sconvolgimenti climatici… quali di queste o altre nuove minacce potranno colpire il mondo nei prossimi anni? Quali saranno le nostre sfide personali, le nostre difficoltà e quelle della prossima generazione? E come sapremo affrontarle e superarle?

 

Il nostro mondo viene sempre di più definito dagli analisti come un mondo in cui volatilità, incertezza, complessità e ambiguità la fanno da padrone, rendendo estremamente complesso non solo il districarsi e il sapere come agire in questa realtà, ma ovviamente anche riuscire solo ad avere un’idea chiara di quello che verrà.

Sarà forse la fede nella scienza, nella politica, nelle strategie militari o nelle iniziative personali o di massa, a garantirci un futuro immaginabile in cui porre la nostra speranza? O lo può forse fare la fiducia in una delle religioni, delle ideologie e filosofie umane?

Quello che Dio vuole fare per quelli che hanno posto la fede in lui, che gli appartengono, è garantire un futuro certo: “Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE, “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza” (Geremia 29:11).

Per far sì che questo potesse diventare realtà per tutti coloro che credono, Dio ha provveduto un piano di salvezza, basato sulla fede nell’opera di Gesù. Proprio perché l’opera è di Dio, e non umana, noi possiamo, per fede, essere certi della sue promesse, al di là di quello che è umanamente e matematicamente dimostrabile: Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono (Ebrei 11:1).

Anche se non tutto è chiaro, se non tutti i contorni o i dettagli sono perfettamente a fuoco, questo non scalfisce per nulla la certezza della realtà che ci aspetta, se abbiamo posto la nostra fiducia e la nostra speranza in colui che è morto e risuscitato per noi: Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quando egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. (1 Giovanni 3:2).

Sarà solo lì, in quel momento del nostro futuro, che capiremo a pieno ogni cosa. Ma la nostra sicurezza, fin da adesso, è che per suo merito noi vedremo le cose chiaramente e che allora non avremo più solo un futuro meraviglioso da immaginare, ma uno da vivere.

Quanto a me, per la mia giustizia, contemplerò il tuo volto; mi sazierò, al mio risveglio, della tua presenza (Salmo 17:15).

Tratto dal blog “La nuova nascita”

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