QUELLI CHE SONO NEL DUBBIO

(Ep. Giuda v. 22) Abbiate pietà di quelli che sono nel dubbio. E’ vero  un sentimento di solidarietà e di partecipazione ci assale quando vediamo alcuni amici, non comprendere la Scrittura in tutta la sua bellezza e potenza. Per i credenti tutto sembra facile da distinguere, da capire e pare quasi impossibile di nutrire dei dubbi sull’autorità della Bibbia, sul piano di salvezza immaginato da Dio e portato a termine in Grazia da suo Figlio. Eppure i dubbi esistono e sovente sono coltivati dalle persone per una malcelata volontà di contestazione, e per un rifiuto all’umiliazione richiesta, perché lo splendore della Verità appaia dirompente e vitale  nel cuore del dubbioso. Un grande antidoto al dubbio è ciò che scrive appunto Giuda al (v. 20) Ma voi carissimi edificando voi stessi nella santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo, conservatevi nell’amore di Dio aspettando la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo a vita eterna.

Un bellissimo programma per eliminare i dubbi

( Ep. Giuda v. 24-25) A Colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria, al Dio unico, nostro Salvatore per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, siano gloria, maestà, forza e potere prima di tutti i tempi, ora e per tutti i secoli. Amen. Dunque come abbiamo letto bisogna:

  1. Edificare noi stessi nella santissima fede,
  2. Pregare mediante lo Spirito Santo,
  3. Conservarsi nell’Amore di Dio,
  4. Aspettare la misericordia di Gesù per la vita eterna
  5. Rendere gloria a Dio che ci preserva da ogni caduta,
  6. Dare gloria, forza e potere a Gesù nostro Salvatore
  7. Ringraziare Gesù, che ci farà comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria.

Un programma denso di significati, adatti per far scomparire i dubbi che riguardano la santissima fede come viene definita,  fede che (v. 3) è stata trasmessa ai santi, una volta per sempre. Se dobbiamo edificare noi stessi occorre tracciare i contorni o il perimetro di questa fede. Ebbene la Scrittura ci conferma che dobbiamo porre a fondamento della fede la Parola di Dio, il suo messaggio salvifico e la meta che Dio ha stabilito per i suoi eredi. In secondo luogo siamo esortati a pregare per lo Spirito Santo: vuol dire che dobbiamo ricercare la sua guida per addentrarci nella dottrina di Cristo e per scoprire il significato della venuta di Gesù in terra. Gesù come dirà lui stesso è venuto nel mondo per cercare ciò che era perito, cioè noi. Altro punto fondamentale dopo aver pregato con l’aiuto dello Spirito di Verità, è di conoscere tramite l’Evangelo, l’amore del Padre nei nostri confronti, manifestato nell’apparizione del Figlio in terra per compiere l’opera di riconciliazione con Dio a favore di tutti gli uomini peccatori. (I Ep. Giovanni 2:5) ma chi osserva la sua Parola, in lui l’amore di Dio è veramente completo; da questo conosciamo che siamo in Lui. Si, l’Amore e  la Parola ci completano nella Verità.

Dopo la prima scrematura

 Capire quest’opera equivale ad aspettare la misericordia di Gesù perché nel frattempo si è diventati usufruitori dell’amore divino e possessori della fede, quindi adatti ad attendere il grande evento della misericordia futura. La  consapevolezza di queste verità tolgono i dubbi più intensi che possono preoccupare o indurre a dubitare; aprono invece alla certezza della fede che riposa in Colui che ci guarda da ogni caduta affermando: (I Ep. Giovanni 2:1-2) E se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, Gesù Cristo il Giusto, Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.  

E’ vero man mano che la fede aumenta nella conoscenza del Padre e del Figlio, abbiamo voglia di glorificare Dio con un culto che sia degno e corrispondente alla sua volontà. (Ev. Giovanni 4:23-24) Ma l’ora viene, anzi è già venuta che i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e Verità, poiché il Padre cerca tali adoratori, Dio è Spirito e quelli che l’adorano bisogna che l’adorino in Spirito e Verità. Dunque il culto al Signore deve prevedere lo Spirito Santo in noi, la Verità  cioè Gesù in mezzo a noi, il riconoscere da parte nostra, individualmente che Gesù è il Salvatore, a Lui spetta gloria e onore per questo ufficio e posizione, ancora, ringraziarlo per la vita futura e per la dimora che è andato a preparare. (Ev. Giovanni 14:2) Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore, se no vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Orbene, la promessa di Gesù Cristo è quella di farci comparire nella sua gloriosa presenza,  irreprensibili e con manifestazioni di gioia e di felicità quando tornerà secondo le sue promesse.

Antidoti per non dubitare anzi per rafforzare la fede

(Ep. Giuda V. 17-18-19) Ma voi, carissimi ricordatevi di ciò che gli Apostoli del Signore nostro Gesù Cristo hanno predetto, quando vi dicevano: negli ultimi tempi vi saranno schernitori che vivranno secondo le loro empie passioni essi sono quelli che provocano le divisioni, gente sensuale che non ha lo Spirito. Orbene, ricordarsi delle parole degli Apostoli, in questi ultimi tempi, è un esercizio sorprendente che rammenta i gesti, i miracoli, le analisi e i discorsi di Gesù riassunti nei Vangeli e nelle lettere sacre. La meditazione di questi testi aggiunge sempre maggiore conoscenza della Verità e conduce il cuore del credente a essere grato e riconoscente al Signore per questa crescita, che spinge a testimoniare dell’opera della croce perché come detto, nel mondo vi è una opposizione conclamata alla Grazia del Signore. (Ep. Giuda v. 4) perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali da tempo è scritta questa condanna) empi che volgono in dissolutezza la Grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo.  

Certamente è molto triste vedere come certi uomini disprezzano la Grazia di Dio e di Gesù e la traducano in dissolutezza. La domanda è lecita: nell’ambito religioso che frequenti scorgi questi atteggiamenti? Le persone che dicono di essere sponsorizzati da Dio hanno un comportamento cristallino nella  condotta  e soprattutto non volgono a spazzatura la Grazia di Dio? Come citato alcuni vivono empie passioni, che vuol dire: (Ep. Giuda V. 6-7) non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora. allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono come loro alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio portando la pena di un fuoco eterno.

Dunque occorre essere avveduti per  non cadere nel laccio di questi seduttori religiosi e pomposi, che la Scrittura condanna dissuadendo: (II Ep. Giovanni v. 10-11) non salutatelo,  chi lo saluta partecipa alle sue opere malvage. Una simile proibizione pare perfino eccessiva, ma occorre entrare nel pensiero di Dio per capire l’opposizione divina a questi personaggi deleteri per la santissima fede, come citato prima. Purtroppo il ritorno del Signore oltre a trasformare i credenti nella gioia, sarà anche un tempo di giudizio: (Ep. Giuda v. 14-15) Ecco il Signore è venuto con le sue sante miriadi per giudicare tutti, per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di Lui.

Conclusione

(Ep. Giuda v. 23)  Salvateli strappandoli dal fuoco e degli altri abbiate pietà mista a timore, odiando perfino la veste contaminata della carne. Se prima ci diceva di non salutare quei personaggi, comunque la Grazia salutare ci indica di salvarli e strapparli se possibile alla sorte del fuoco, usando una virtù che non ci appartiene come la pietà, ma che possiamo prendere a prestito dal Redentore. Questa meditazione è stata un po’ dura, è vero, ma la Parola ci avvisa anche su cose poco piacevoli ma reali e veritiere. Abbiate cari lettori un fraterno saluto in Cristo Gesù.

Ferruccio Iebole

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