ATTUALITA’ DEL MESSAGGIO BIBLICO
ATTUALITA’ DEL RACCONTO BIBLICO:
Una pubblicazione su una Mostra della Bibbia sarebbe incompleta se non si spendesse ancora qualche parola sul messaggio che questo Libro straordinario contiene.
La Bibbia non è un racconto unico con un gruppo di personaggi che agiscono seguendo una trama lineare. E’ una raccolta di decine di libri diversi, ognuno con il suo tema ed il suo stile letterario. Il periodo in cui vissero le persone di cui la Bibbia riferisce il nome e le imprese era diverso dal nostro; gli usi e la cultura che costituiscono lo sfondo degli avvenimenti potrebbero sembrare totalmente estranei all’esperienza dei lettori moderni. in effetti il mondo della Bibbia era una società preteconologica: i viaggi erano lenti ed il lavoro faticoso; l’ambiente era agricolo-pastorale. Le immagini che gli scrittori biblici usano per rappresentare l’azione di Dio e i problemi scottanti della vita e della morte provengono direttamente dai campi di grano e dai campi di battagli del Medio Oriente di molti secoli fa. Così alcuni sono stati portati a ritenere che la Bibbia sia solo il racconto di un tempo passato, interessante, ma senza alcun riferimento alla vita di oggigiorno. Ma non è così: le persone di cui la Bibbia riferisce il nome e le imprese non sono in effetti molto diverse dalle persone del nostro tempo e di qualsiasi altro tempo. Ne vogliamo dare un esempio, parlando brevemente di un fatto capitato al famoso re Davide (un personaggio di circa 3000 anni fa). Quando era all’apice della sua potenza, questo re si comportò come uno dei tanti deposti orientali suoi contemporanei, macchiandosi di adulterio e di omicidio. L’episodio, arcinoto, è quello di Davide e Betsabea.
Betsabea era la moglie di un valoroso ufficiale di Davide, ma il re se ne invaghì e se la prese per sé, mentre il marito era in guerra. Rimasta incinta la donna, per evitare uno scandalo, Davide diede ordine che l’ufficiale venisse messo in un punto molto esposto agli attacchi del nemico. Il piano perverso si compì a puntino e l’ufficiale rimase ucciso. Così Davide poté avere quella donna tutta per sé. E a suo tempo nacque il bambino, senza che nessuno trovasse nulla da ridire. Tutto sembrava accomodato, ma non fu così, perché quei peccati ebbero conseguenze terribili per Davide… (dalla Bibbia, 2° libro di Samuele, cap. 11 e seg.)
La Bibbia dice lapidariamente che “quello che Davide aveva fatto dispiacque al Signore“. Dunque, Dio aveva lasciato Davide libero di agire, aveva osservato e disapprovato, ed ora gli manda il conto da pagare. Il messaggero del Signore è in questo caso un profeta, di nome Natan, che affronta Davide raccontandogli una storia. Apparentemente sembra che sia la storia di un altro: un uomo ricchissimo, a cui non manca nulla, ad un certo punto si impadronisce dell’unico agnello di un poveretto. Davide si indigna nell’ascoltare le parole di Natan ed esclama, su tutte le furie: “Giuro, quant’è vero Dio, che chi ha fatto questo merita la morte!”. Ed il profeta allora, di rimando a lui: “Tu sei quell’uomo!”.
Cosi dunque parla la Bibbia, nel corso dei secoli ed anche oggi. Ci racconta la storia di uomini vissuti millenni prima di noi, in condizioni tanto diverse; eppure quelle storie parlano di noi ed a noi. Da ogni pagina della Bibbia ci sentiamo arrivare addosso questa accusa: “Tu sei quell’uomo!”.
IL MESSAGGIO DELLA BIBBIA
La Bibbia dichiara che l’uomo è colpevole di fronte a Dio, e che pertanto dovrebbe morire; ma la Bibbia subito aggiunge che Dio lo vuole salvare, gli vuol dare la vita eterna. Alcuni definiscono l’intera Bibbia come “la storia della Salvezza”. In effetti questo è il messaggio della Bibbia, il migliore dei messaggi possibili. E d’altra parte la parola Vangelo (o meglio Evangelo), significa letteralmente – dal greco – Buon Messaggio, Buona novella.
Giovanni, a conclusione del suo Vangelo, dichiara: “Molti altri miracoli fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figli odi Dio (Cristo = Messia in ebraico, ossia l’Unto del Signore che era stato promesso dai profeti dell’Antico Testamento); e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome“.
Ed ecco allora un altro passo, sempre tratto dal Vangelo di Giovanni:
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. (Gv 3:16)
Ed ora che abbiamo aperto questo piccolo spiraglio per indicare ciò che può significare la Bibbia, vi invitiamo a visitarne la Mostra, spinti non soltanto da un interesse culturale. E se l’avete già visitata, vi invitiamo a procurarvi una copia della Bibbia, se già non ce l’avete (non è difficile trovarla); e naturalmente a leggerla, e a meditarla.
Siamo convinti che ne varrebbe la pena.